domenica 29 aprile 2012


La mitica mattinata domenicale del motociclista quando la bella stagione è ancora lontana da venire... :

inizia con la preghierina nel buio della stanza, che all' apertura delle tapparelle, una miriade di raggi solari invada la stanza e mi avvolgano in un caldo abbraccio. Invece il cielo si presenta di un colore indefinito malinconico e cominci a passare in rassegna tutte le varie finestre per cercare altre visuali dove individuare anche un piccolo segno di quel cielo azzurro che avevi espresso come desiderio nella preghiera. Poi si sa' che cercando quello che si desidera si arriva persino ad avere un piccolo miraggio...la' in fondo si sta' aprendo sicuramente sara' una bella giornata si parte...e cerchi di convincere il cervello e il corpo di quello che i tuoi occhi non sono riusciti a vedere a seguirti... Qualche dubbio rimane...meglio una interessante domenica spaparazzato sul divano sonnecchiando tra un film, resoconti calcistici, un po' di superbike, con il frigo e snack industriali a disposizione o qualche passo di appennino tra vento, forse pioggia, un piatto di tortelli del Mugello insaporiti e profumati da ragu' fumante e un bicchierino di vino? Ma si, sono masochista vada per la seconda ipotesi, e convinta la compagnia di viaggio a seguirmi, come dice il proverbio: mal comune mezzo gaudio...ma sempre a pancia piena!

                                                                       

venerdì 27 aprile 2012



Il tempo vola :

belle giornate soleggiate, temperature gradevoli.
Si tirano fuori le moto impolverate dal garage...
le bici per pedalare nella natura...
In giro auto spargono musica varia a finestrini aperti...
cabriolet a tetto aperto con ciuffi al vento...

Le gonne si accorciano, le scollature si abbassano,
spuntano canotte e t-shirt accompagnate da infradito,
aumentano le code di auto verso la localita' marina piu' vicina,
si procede con il cambio degli armadi e delle abitudini di vita.

Ma appena una settantina di giorni fa' vi ricordate di come eravamo

nella morsa del freddo e del gelo...

piumini... sciarpe... caminetti accesi...altro che happy houer... ci si trovava con le pale a spalare neve...







ora sembra cosi' un tempo lontano...
ma anche con il tempo cosi inclemente la passione non si ferma...




Lei e' una "sirena ammaliatrice"
ti costringe a inforcare una due ruote di ogni tipo


ti convince che l' importante e' divertirsi...





Bisogna usare prudenza
ma bisogna andare...
i paesaggi e le emozioni



      si amplificano e ti ripagano.    

                     
San Galgano mito e leggenda :

magico angolo della nostra bella Toscana, in provincia di Siena,
lungo la valle del Merse,
nasconde uno dei mille misteri provenienti dal passato.

Chi e’ appassionato di queste leggende o anche solo per gustarsi
i paesaggi e la cucina
di questa bella regione
non puo’ non fare una gitarella a San Galgano,




visitando la Rotonda di Montesiepi, dove e’ custodita la spada nella roccia, girovagando nei dintorni dell’ Abbazia carica di fascino e mistero.


Al centro della vicenda  vi e’ un cavaliere, Galgano Guidotti
nobile giovane guerriero poi diventato eremita nel luogo diventato famoso
per aver infilato la propria spada da combattimento nella roccia
per dargli la parvenza di una croce.
Il cavaliere viene associato anche a Re Artu’, perche’ tra i suoi fedeli vi era un Galvano,
cognome simile e forse snaturato nello tramandare nei tempi.
Chiudendo gli occhi nella mente affiorano le favole e si torna un po’ bambini…
Re Artu’,
i cavalieri della tavola rotonda,
la leggenda della la spada nella roccia…
Puo’ sembrare tutto frutto di fantasia, ma gli studi e ricerche eseguite non confermano ne smentiscono tutta la leggenda, quindi con il sorriso sulle labbra
si puo’ continuare a sognare...

 

mercoledì 25 aprile 2012


Arriva la primavera :

si riapre la cartina impolverata e si punta il dito a caso alla ricerca di nuove strade da percorrere,
si calzano guanti e casco,
si monta in sella,
si comincia a immagazzinare emozioni e immagini.
Cielo azzurro come la tela di un quadro con nuvole dalle forme piu' strane e scie di aerei che insieme disegnano graffiti, 
prati che se accarezzati dal vento prendono la forma di verdi mari con l ' alternarsi di onde,
gruppi di rondini che seguendo le varie direzioni dellla brezza compiono evoluzioni come aerei di una squadriglia acrobatica.
Mi sento un po' come loro,
mi infilo nel vento,
mi faccio accarezzare il viso dall' aria,
mi gusto i raggi che cominciano a scaldare le mie membra,
un senso di liberta' mi pervade...

martedì 24 aprile 2012

Carcassonne e Rennes Le Chateau tra storia e mistero:

borgo medievale perfettamente conservato e restaurato,
tanto che arrivando nella parte della città  moderna e alzando lo sguardo lo si trova adagiato sulla collina che la sovrasta e fantasticando ti sembra d'essere piombato indietro di mille anni.
Carcassonne affascina e stupisce, la visione è incredibile tra imponenti torrette e bastioni color caramello con il fiume Audie che scorre accarezzandone i contorni.
Quasi ti immagini di essere un cavaliere giunto nella più grande città-fortezza d' Europa. Un antico borgo che racconta di un gloriosio passato.
Sullo sfondo si intravedono le vette della catena dei Pirenei.

Il suo aspetto di fortezza incude timore e grandezza dovuta alla struttura costituita  da una lunga doppia cerchia muraria fortificata di circa 2 km ed accentuato da 56 torri.
Se si ha la fortuna di vederla al tramonto con le sue possenti mura
che si caricano e si incendiano di colori caldi e avvolgenti, i ricordi visivi rimarranno per sempre impressi nella mente del viaggiatore.
 
                              

Anche l' illuminazione notturna  ne amplifica la bellezza.
Di giorno e' troppo trafficata e turistica invasa da frotte di vacanzieri, del genere  San Marino, dopo cena rientra in una normalita' piu' godibile.


Tornerei volentieri a calpestare i ciottoli delle sue viuzze tra mura di sasso, bastioni e torri merlate catapultato all' indietro nel tempo...

Con la moto si sale attraverso vallate e boschi verso un piccolo paese con la sua piccola chiesa, accomunata alle leggende del Sacro Graal e dei Templari, Rennes Le Chateau, tornato alle cronache per essere al centro della storia narrata nel libro di Dan Brown e nell' omonimo film "Il Codice da Vinci".

Il tutto avvolto nel mistero del passato. Basti pensare che gli abitanti che lo popolano sono solo ottantotto, che vivono tra colline e distese di prati.
Fuori da Rennes le Chateau vive la storia dei Catari e poi dei Templari che vi giunsero tra il 1132 e il 1137.
Fino ad arrivare al 1885, quando l’arrivo di un nuovo parroco segnerà la leggenda.



La leggenda racconta che al suo arrivo, il borgo di contadini era molto povero e facendo ristrutturazioni nella zona dell' altare fu' scoperto qualcosa di nascosto sotto il pavimento, ma non e' mai stato dichiarato si trattasse di un tesoro, di manoscritti segreti o addirittura di qualche segreto che metterebbe a rischio tutta la storia della chiesa cattolica...







Un prete fuori dal comune, fara' molti viaggi, sopratutto a Parigi
accumulerà molti soldi e custodirà molti segreti.
Ma porca miseria, anche io sono nato in campagna, ho aiutato i miei a ristrutturare la vecchia casa, ma mai che abbia trovato un quattrino o qualcosa di valore, solo ragni e polvere...





La ristrutturazione parte dalla chiesa costruendo a lato la villa con serra e il giardino e la Tour Magdala.
Una torre con dodici merletti come i segni zodiacali. Costruita su uno strapiombo, con tunnel sotterranei.





Esternamente puo' sembrare le tipiche chiesette di campagna con tombe che la circondano, ma con iscrizioni segrete, anagrammi, lettere dimenticate o aggiunte o al contrario (molte N rovesciate anche nella scritta INRI sulla croce).


Di strano e misterioso sono la presenza di demoni, teschi nelle statue della Madonna, amputazioni alle mani di Cristo, croci con donne crocifisse, rebus e premonizioni. Ma anche bambini Gesù strabici, i quadri della Via Crucis dipinte con simboli profani.








Tutto rimanda al culto dei Templari, anche quando Sauniere muore e il giorno del funerale viene coperto con una coperta di ponpon. La gente del paese al suo passaggio staccano i ponpon, un rituale strano, che compare nei funerali dei grandi maestri Templari. Si dice che la vetrata della Chiesa e' posizionata in modo tale che ogni 17 gennaio si creino dei giochi di luce sul pavimento, delle mele blu.

Vicino a Rennes le Chateau nella valle si trova la chiesa di Rennes le Bains, meno famosa ma ugualmente misteriosa.
Si dice che addirittura Hitler avesse arruolato uomini per compiere ricerche su questi misteri...



domenica 22 aprile 2012

Benvenuti a tutti voi che curioserete in questo blog di viaggi vicini e lontani :

spero che le brevi impressioni e le mediocri foto che troverete in queste pillole dei miei viaggi, vi possano essere utili per invogliarvi a partire, curiosare e scoprire cosa si può trovare dietro ogni angolo di mondo.

Tecnologicamente sono abbastanza uomo delle caverne, possiedo:

un modernissimo tv a tubo catodico perennemente spento, un impianto hi-fi perennemente acceso,

un cellulare che puo' ricevere telefonate e mandare sms sempre maledettamente scarico, 

un navigatore satellitare con cambio manuale delle cartine (cartacee) sulla borsa serbatoio della mia moto, 

una eccellente macchinina fotografica compatta zoom 3x che immortala piccole gocce di vita nel mare dei ricordi,

un' auto con tre centimetri di polvere perchè sempre parcheggiata,

una moto che uso sempre ma proprio per questo sempre sporca e piena di moscherini,

una mtb che mi fà scappare dal tram-tram giornaliero e mi porta ecologicamente in mezzo alla natura, lungo la valle dove son nato e che ancora mi ospita con il suo fiume e i suoi monti...