giovedì 18 ottobre 2012

Cote d' Armor natura mare e colori :


l' avventura continua, lasciando scorrere sotto le ruote km di coste che con i loro panorami imprimono la memoria di noi vagabondi motociclistici che spendono i loro giorni di ferie in posti lontani, in luoghi baciati dal sole o a volte bagnati da pioggia e vento, dove la storia, la natura, la vita di altre persone e la loro cucina, appaga la nostra curiosità e aumenta la nostra cultura.  

Il viaggio ci fa approdare a Paimpol, dove parecchia gente riempie il centro storico di borgo marinaro, che si sviluppa intorno alla darsena con barche che sonnecchiano in attesa di solcare il mare bretone.








Scendono le ombre della sera, tutta l' atmosfera si carica di magia, i colori e le luci soffuse rendono il porto un magico angolo di Bretagna e per onorarlo bisogna sedersi a tavola e gustarsi qualche leccornia marinara, anche per ritemprare, dopo la giornata di viaggio, il corpo e la mente con sapori e profumi ...



 
Viaggiando verso nord, arrivando nel punto estremo dove la costa finisce tuffandosi nel mare, si arriva nelle spiagge dove verso l' orizzonte sono sparpagliate isolette e rocce e chiamate Ile de Brèath.


Due isole unite da un piccolo ponte dove si trovano praterie battute dal vento, di cicuta e achillea, che degradano verso roccia plasmata da venti e mare, mentre verso sud, sei in mezzo a palme, mimose ed eucalipti. Tutto intorno una moltitudine di isolotti anche accessibile con la bassa marea. Considerato come uno dei posti più belli in Bretagna, riconosciuto come un santuario, non solo per le specie rare di fiori selvatici, ma anche per gli uccelli di tutti i tipi.
 

Il sole continua a giocare con le nuvole cambiando continuamente le panoramiche del paesaggio, con i raggi che infiltrandosi qua e là, creano come dei coni di luce di un palcoscenico, per mettere in risalto questa o quella zona...

Seguire la strada di questa costa risulta un "stop & go" continuo, forse più gustabile con una due ruote a pedali, perchè dopo ogni curva, una graziosa caletta silenziosa semideserta con barchette o una insenatura sabbiosa più turistica , ti invoglia a fermarti ad osservare.
Lasciamo spazio alle immagini, a volte descrivono più delle parole la bellezza dei luoghi visitati.....
 
 
 
 
...ma conserveremo questi ricordi fatti di icone visive, profumi di terra e mare, canti di uccelli nel vento, in vasetti disseminati nella dispensa della memoria e ogni tanto alla riapertura, una sorta di nostalgia ci pervaderà...
 
 





mercoledì 17 ottobre 2012

Cote d' Emeraude tra ostriche e covi di pirati :




transitando già di prima mattina a lato di Mont San Michel, incrociamo l' inizio dell' invasione di turisti, scaricati da auto pullman e camper. Con la coda dell' occhio salutiamo sia il monte sacro che la Normandia con un pò di nostalgia, 
mentre puntiamo verso ovest accarezzando la costa bretone, seguendo le indicazioni per Cancale, famosa per il commercio di ostriche.





Borgo marinaro, ci accoglie con una bella giornata di sole, peccato solo che la marea sia in ritirata, lasciando scoperto ampie porzioni di spiagge, dove le barche ormeggiate creano uno scenario, per noi mediterranei, inconsueto. Appoggiate con la pinna inferiore sul fondo alcune si adagiano su di un lato mentre le più pesanti, credo, rimangono in equilibrio come ballerine.






Al mercato del pesce e delle ostriche la gente si accalca per un piatto di questa specialità sia i grandi che i piccini...












...ma per questa volta essendo anche un orario da colazione, rimango fedele alla colazione classica...un bel cornetto o una pasta...









...chiedendo gentilmente a un labrador bretone che rimane attratto dalla nostra presenza,
dove possiamo trovare una boulangerie in paese...









Nuova meta, la città corsara di St. Malo, che ci accoglie con un pseudo corsaro un pò troppo carico di rum bruciabudella nella zona di abbandono delle moto per l' esplorazione a piedi del centro fortificato della città.







La folla turistica invade la bella cittadina, animando il centro che è completamente circondato dalle mura possenti di difesa.
Tra le più visitate del nord della francia, St. Malo con la sua posizione isolata e ben difesa è riuscita a non essere coinvolta tra la guerra Bretagna e Francia.
Il loro motto é: ne francese ne bretone, sono di St. Malo!





Città marinara ospita una flotta di pescherecci, mentre un tempo fù base di un covo di pirati e curiosando lungo la banchina del porto si possono trovare attraccati yacht, catamarani, velieri di vecchia concezione.






Artisti di strada, bancarelle, negozi a tema marinaro, ristorantini, rendono l' atmosfera molto animata, complice anche una bella e calda giornata di sole...







...alcuni preferiscono trascorrerla in riva al mare, guardando il panorama marino e la storica costruzione del "Fort National", rimasto a testimone di un passato di fortezza poi divenuta ex prigione, costruita nel 1689 su uno sperone roccioso e raggiungibile a piedi con la bassa marea.

Ripartiamo, sempre cercando di seguire il più possibile i contorni della costa, che regalano sempre dei bellissimi panorami tra prati, casette con giardini curati, con il cielo e il mare che a volte si confondono all' orizzonte.







La strada si inerpica su un promontorio a picco sul mare dove da una parte si trova Cap Frèhel e dall' altra lo storico Fort La Latte. La passeggiata tra arbusti e erica dalle sfumature rossastre, vale la fatica per alcuni scorci indimenticabili, da godersi seduti ascoltando la colonna sonora delle onde sugli scogli...


 

 

lunedì 15 ottobre 2012

Ille et Vilaine territorio di battaglie e fortificazioni :



denominata "la porta della Bretagna", ebbe un ruolo importantissimo nel medioevo nel respingere gli attacchi degli invasori francesi, come testimoniano le fortificazioni di Vitré e Fougères (una delle fortezze più grandi d' Europa), le più imponenti tra i quasi mille castelli che si trovano sparse in questa parte di Francia.



Dopo una lauta colazione, lasciamo per un giorno le zone costiere per scoprire i luoghi di storia nascosti verso l' interno di questa regione, dove città fortificate rimangono come testimoni di un tempo fatto di assalti e guerre di eserciti invasori alla conquista di nuovi territori.


Sotto un cielo azzurro limpido, Fougeres, la prima città fortificata che incontriamo ci lascia stupiti dalla grandezza e dall' estensione delle sue imponenti mura. Lasciata la moto, ci si incammina lungo le mura e i bastioni che difendevano questo borgo medievale dagli assalti degli invasori.




Soffermandosi e osservando le fortificazioni non si può non notare alcune similitudini con Carcassonne, città fortificata del sud della Francia, già visitata in passato.










All' interno delle mura si sviluppa una tipica cittadina curata e piena di fiori che allietano con i loro colori, il curiosare dei turisti o il tranquillo vivere dei paesani.


La cartina posta sul serbatoio ci indica la strada per un' altro borgo carico di storia, con le torri del suo castello che spuntano tra i tetti delle case tipiche bretoni, ristrutturate in stile originale.




Anche Vitrè affascina per la sua bellezza e per il carico di storia che si respira al suo interno mentre si curiosa nei vicoli e nelle piazze, decorate e abbellite come sempre in ogni luogo di Francia, con piante e arbusti fioriti. Non essendo una delle mete più gettonate della Bretagna, sicuramente a torto, ci si gode della non invasione di turisti, ma di un borgo con l' aria intatta di 500 anni fà...



Con il naso all'insù, sempre alla ricerca di insegne particolari o balconcini particolari e carini da vedere, arriviamo senza accorgercene alla piazza che  annuncia il gioiello di questo paese, il castello medievale arroccato su uno sperone di roccia posto a guardia delle zone circostanti.
L' appetito vien mangiando, quindi si riparte per la prossima tappa, altro borgo con castello ma appoggiato sulle sponde di un lago.


Costruito tra XI secolo e il XV secolo, su una collina a lato del Lac Tranquille, dominava con poteri feudali i territori circostanti, poi più avanti nel tempo tornò alla ribalta con lo scrittore F. R. de Chateaubriand nel libro "Memorie di Fantasmi", che avrebbero infestato il maniero.


Una brezza sale dalle acque del lago intrufolandosi tra i terrazzi, i fiori, scompigliando i capelli e tavolini dei bar, le gonne di damigelle di corte incontrate lungo i marciapiedi ancora in piena forma anche con il passare degli anni...
 Si recupera la fedele cavalcatura, seguendo con lo sguardo la scia del sole che comincia la calata all' orizzonte, si torna verso la costa dove la sosta culturale e ludica a Dinan, verrà abbinata a quella culinaria... 



Città medievale posta su una collina, domina il fiume Rance, con un ricco patrimonio di circa 70 monumenti storici e il bastione medievale che ancora circonda il centro storico, attira molti turisti che scalpitano, curiosano, fotografano le bellezze di questo luogo.

Scendiamo dal bel centro di Dinan, seguendo la riva del fiume con numerose barche attraccate, dove locali con tavoli apparecchiati, rilasciano nell' aria profumi di richiamo...convincendoci a parcheggiare velocemente la moto, per iniziare la lettura e traduzione dei menù, scrutando nelle espressioni di chi già sta assaporando le pietanze l appagamento del palato...

...c'è il solito imbarazzo della scelta tra le specialità locali, dal fresco menù di pesce accompagnato da buon cidro, alle profumate gallettes o crepes con contorno di una buona fresca birra...