inforcare la moto e con la compagna inerpicarsi lungo il serpentone di tornanti, gettandosi alle spalle stress, smog e caos giornaliero.
Puntare la rotta verso il punto più alto, per cercare di arrivare a un passo dal cielo, con le nuvole che ti sfiorano.
Sulla cima non si è mai soli, altre persone si ritrovano nello stesso posto con il desiderio di vedere, da una prospettiva dominante, il mondo che rimane laggiù ai propri piedi.
Appoggiare la moto in un angolo, cominciare ad inalare aria fresca mentre le gambe si stendono sotto il tavolaccio in legno di una baita, aspettando l' arrivo di una buona e fresca birra da assaporare con wurstel e patatine.
Certo che l' aria frizzante dei 2000 metri mette sempre un languorino...
Mentre si scende con un occhio alla strada e uno ai panorami, una macchia di colore smeraldo si intensifica e dopo un paio di tornanti, uno squarcio nella vegetazione permette l' accesso alla spiaggia di ciotoli del lago.
Un labrador nuota contento con in bocca il suo trofeo, un legno lanciato dal suo padrone, diventando un dispensatore di spruzzi bagnati nel momento della sua fuoriuscita dal lago e creando un fuggi fuggi generale tra noi che lo osserviamo.
Che dire, la sosta è d' obbligo con certe cartoline della natura. Si parcheggia la moto, una passeggiatina a bordo della piscina naturale, qualche lancio di sassi piatti a filo d' acqua...
... e una comoda panchina ti permette di immagazzinare nella mente foto a 360° di quello che ti circonda, altro che le tv led 3d full hd...
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