domenica 10 giugno 2012


Il viaggio non finisce mai :

solo i viaggiatori finiscono.

Quando il viaggiatore, seduto sulla sella della propria moto, si ferma a bordo strada pensando: “non c’è altro da vedere”, sa che non è vero.

Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva.

Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.

Bisogna ricominciare il viaggio.
 

Il viaggio inteso, come spostamento, come piacere di guida (andiamo in moto perché ci piace guidare la moto).

Ma anche inteso come scoperta di territori, come esplorazione.

Monti, pianure, laghi e foreste.

Per vedere come altra gente vive, come pensa, come si comporta.
Il viaggio come mezzo per riempire il proprio portafoglio di conoscenze.

Il viaggio come meta e la meta come boa dove girare la moto e tornare a casa, però modificando l' itinerario per nuove avventure.


E ricordate che tra vent' anni...
sarete più delusi per le cose non fatte,
dei panorami non visti,
dei profumi e sapori non gustati lentamente...
che per quelle che sarete riusciti a fare.

Quindi mollate i freni.

Allontanatevi dalla quotidianità dei soliti luoghi.

Con i vostri i mezzi di trasporto
a vostra disposizione
cercate nuove strade,
percorrete nuovi sentieri.

Esplorate... Sognate... Scoprite.

E se in certi momenti non potete viaggiare,
 usate un mezzo di locomozione economico e sicuro...
la fantasia...
che richiede come benzina,
 solo la curiosità.

1 commento:

  1. Mi piace quel che hai scritto ... io sono nato più di mezzo secolo fa e condivido quanto dici su quel che penseremo fra venti anni, anche perché io ci sono già ...

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