giovedì 1 novembre 2012


My Biker Life :


forse ero io da piccolo, forse gli somigliavo o forse no, ma come lui avevo la passione gia' in circolo nelle vene .
I miei globuli rossi a cavallo delle loro moto circolavano "on the road" lungo la ragnatela del sistema sanguinio che ci attraversa...





Gia' prima di cominciare a camminare, "gattaiolavo" in cerca di una moto e dopo essermi inerpicato sulla sella ne prendevo possesso ...




Amavo le moto, il rock' n' roll, la birra...


 la mia anima era gia' ribelle...


A quei tempi non ero competitivo, sulla moto mi piaceva andare a passeggio, guidavo guardando il panorama e i ragazzi piu' grandi mi sfottevano sempre con le tipiche battute: ne devi mangiare ancora dei panini per... e così ascoltai i loro consigli...












Diventai famoso quando un giorno per caso lungo la strada che porta al passo della Futa infilai in staccata uno strano tipo a bordo di una Suzuki 500 con una "patacca" gialla con sopra il numero 34. Dicono fosse un texano dal nome come Costner, il famoso attore...




Era fatta, diventare famosi era un ottimo lasciapassare per avere nugoli di ammiratrici che pendevano dalle tue labbra nella spasmodica ricerca anche solo di un tuo sorriso...



Con l' aumento della fama e delle "fans", aumentarono anche gli amici che capendo che eri diventato un catalizzatore degli interessi femminili, si stringevano a te diventando la tua ombra...

Poi però con il passare degli anni, la bellezza, l' eleganza nei movimenti, la gentilezza...scema e ci troviamo a essere i tipici motociclisti brutti, sporchi, cattivi...




Addio lunghi ciuffi di capelli al vento, ci troviamo più peli in corpo che in testa, radersi tutti i giorni non è più necessario per apparire curati nell' aspetto, diventiamo pensierosi e burberi, torniamo allo stato primordiale...



ma sempre con un manubrio tra le mani...


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3 commenti:

  1. ...certamente!
    Siamo tutti sotto lo stesso cielo, penso che discendiamo tutti dalla stessa persona.
    Con idee e vite diverse per fortuna, se no sai che noia...
    ...viviamo in luoghi diversi, ma penso che la cultura del viaggiare "on the road" ti insegna che alla fine anche con le mille sfumature che miscelando tra loro i colori puoi creare, il rosso il giallo e il blu son sempre quelli in tutto il mondo...

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  2. Ciao Fratello, e complimenti !! :-)

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